Giornata mondiale della fotografia: le origini della “scrittura della luce”

Ogni anno, il 19 agosto, migliaia di persone festeggiano la giornata mondiale della fotografia. Ma perché proprio in questa data?

Il 19 agosto 1839, il francese Louis Mandé Daguerre presenta ufficialmente a Parigi questa nuova invenzione. In questa data la fotografia diventa di dominio pubblico.

L’anno 1839 è da molti riconosciuto come l’anno in cui è nata la fotografia, eppure l’immagine fotografica più antica giunta fino ad oggi risale al 1826, quando il ricercatore Joseph Nicéphore Niépce riesce per la prima volta a riprodurre ciò che vede dalla sua finestra a Le Gras, in Francia, senza l’intervento umano. È forse questa allora la vera data di nascita della fotografia?

C’è chi sostiene che le origini della fotografia risalgano almeno al quinto secolo a.C. Non sono mai state trovate immagini fotografiche risalenti a questo periodo ma era già stato notato il fenomeno ottico secondo cui la luce che attraversa un piccolo foro viene riflessa capovolta sul lato opposto, generando quindi un’immagine che riproduce fedelmente la realtà. Questo è il principio su cui si basa la camera oscura, utilizzata in particolar modo a partire dal Seicento da pittori e disegnatori, e rappresenta essenzialmente il funzionamento di una macchina fotografica analogica. 

Nel 1727 il chimico tedesco Johann Heinrich Schulze scopre casualmente il primo composto fotosensibile, ovvero che reagisce alla luce modificando il proprio aspetto. È proprio grazie a questa scoperta che un secolo dopo Niépce, cospargendo una lastra da incisore con un composto di bitume di Giudea e lasciandola esposta al sole per 8 ore, riesce ad ottenere la prima fotografia.

Così come accade con la maggior parte delle scoperte, le origini della fotografia non risalgono ad un’unica data, ma si tratta di una continua evoluzione. Ciò che è possibile fare oggi con una macchina fotografica era impensabile solo pochi anni fa. Quello che è certo, però, è che quel 19 agosto è stato un grande passo avanti verso quella che è diventata la fotografia di oggi e quella che sarà la fotografia di domani. 

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